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Il GYROTONIC® è una disciplina straordinaria che combina movimento fluido, forza, flessibilità e consapevolezza corporea. Ma con che frequenza andrebbe praticato per ottenere risultati significativi? Abbiamo chiesto a due studi di riferimento di cui ci fidiamo e che conosciamo bene, Gyrotonic Laurentina di Roma, diretto da Alessandro Calvani, e Gyrotonic Reggio Emilia, diretto da Lucia Vergnano, di condividere le loro opinioni in merito.
Qual è, secondo voi, la frequenza ideale per praticare il GYROTONIC® per ottenere benefici significativi?
Secondo entrambi gli studi, la frequenza ideale per praticare il GYROTONIC® e ottenere benefici significativi è 2-3 volte a settimana. Questo ritmo permette al corpo di adattarsi progressivamente agli esercizi e di integrare i benefici nella vita quotidiana, migliorando postura, forza e flessibilità.
Alessandro Calvani di Gyrotonic Laurentina sottolinea che, in situazioni particolari come la riabilitazione o la preparazione atletica, è preferibile aumentare la frequenza a 3-4 sessioni settimanali, così da accelerare i processi di recupero o migliorare le prestazioni sportive.
Lucia Vergnano di Gyrotonic Reggio Emilia, invece, pone l’accento sull’importanza della costanza nel tempo. Secondo lei, una pratica regolare, anche con una sola sessione settimanale ma senza interruzioni, può portare benefici significativi. “Una persona che viene una volta a settimana con costanza può ottenere più risultati di chi frequenta 2-3 volte a settimana in modo saltuario,” afferma. Questo evidenzia come la continuità sia fondamentale nel GYROTONIC®, anche più della semplice frequenza.


Ci sono differenze nella frequenza consigliata per principianti rispetto a praticanti avanzati?
Entrambi gli studi concordano sul fatto che la frequenza consigliata dipenda principalmente dagli obiettivi personali, più che dal livello del praticante.
Ad esempio, chi è agli inizi può iniziare con 1-2 lezioni a settimana per familiarizzare con i movimenti e i principi del metodo, mentre chi pratica già da tempo potrebbe mantenere la stessa frequenza ma lavorare su esercizi più avanzati o intensi.
Lucia Vergnano sottolinea che, per praticanti avanzati, la differenza risiede più nella tipologia di lezione e nella complessità degli esercizi, piuttosto che nel numero delle sessioni.
In che modo la frequenza delle sessioni di GYROTONIC® incide sui progressi fisici e mentali dei vostri clienti?
Il GYROTONIC® si adatta a un’ampia gamma di esigenze (scopri a chi serve il GYROTONIC®), che includono riabilitazione, gestione dello stress e preparazione atletica. In questi casi, la frequenza può variare:
• riabilitazione o patologie: entrambi gli studi consigliano 3-4 sessioni settimanali, integrate da esercizi quotidiani da svolgere a casa. Questo approccio intensivo aiuta a recuperare mobilità, rafforzare la muscolatura e migliorare il benessere generale.
• preparazione atletica: anche per gli atleti, una frequenza di 3 volte a settimana è considerata ottimale per affinare prestazioni e prevenire infortuni.
• gestione dello stress: una pratica regolare, anche con 1-2 sessioni settimanali, può favorire il rilassamento e il riequilibrio mente-corpo.
Se c’è un elemento su cui tutti concordano, è che la costanza fa la differenza. Una pratica regolare, anche con una frequenza minima, è più efficace di sessioni intense e sporadiche. Il corpo e la mente hanno bisogno di un allenamento continuo per assimilare i benefici e integrarli nella quotidianità.
La frequenza ideale per praticare il GYROTONIC® dipende da diversi fattori, tra cui il livello di esperienza, gli obiettivi personali e le condizioni fisiche. Per chi è alla ricerca di miglioramenti generali, 2-3 sessioni a settimana rappresentano un’ottima base. In casi specifici come riabilitazione o preparazione atletica, è preferibile aumentare la frequenza.
Tuttavia, come ha sottolineato appunto Lucia Vergnano, “non è tanto il numero di lezioni quanto la costanza che determina i risultati.”
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